Dipendenza da videogiochi, come uscirne?
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (O.M.S.) ha stabilito che la dipendenza da videogiochi sia una vera e propria malattia mentale.
Un disturbo compulsivo a tutti gli effetti che, se non saputo gestire, porta verso gravi conseguenze per il soggetto che si trova a vivere questa dipendenza.
L’uso eccessivo dei videogiochi, è un fenomeno assai diffuso tra i giovani e giovanissimi; in particolare tra gli adolescenti.
Quali sono i suoi sintomi?
La dipendenza da videogiochi coinvolge in toto la persona, danneggiando sia il suo stato emotivo che fisico.
Sintomi emotivi:
la persona presenta un forte senso di irrequietezza, nervosismo e instabilità se non gli è possibile giocare, o se gli si viene negata la possibilità. Inoltre tende a isolarsi per dedicare il suo tempo ai videogiochi; la presenza di altre persone lo ostacolerebbe. Se il soggetto avverte pressioni dall’esterno, per esempio dai suoi familiari, questi ultimi vengono percepiti come nemici; la persona non dirà mai la verità riguardo il tempo effettivo passato a giocare ai videogiochi.
Sintomi fisici:
il soggetto tenderà ad avere ricorrenti mal di testa insieme all’affaticamento della vista; sintomi dovuti alle ore trascorse davanti al PC, oppure trascorse sul proprio smartphone o alla televisione.
La persona si sentirà affaticata e demotivata a svolgere qualsiasi hobby e azione, compresa quella che riguarda l’igiene personale. Un altro sintomo è senz’altro la sindrome del tunnel carpale, dovuto all’uso eccessivo del controller o del mouse del PC.
Quali sono le conseguenze a breve e lungo termine?
Quelli elencati poc’anzi, sono alcune conseguenze che si possono notare subito; esse infatti hanno un effetto a breve termine.
Se non s’interviene tempestivamente ai primi sintomi, questi possono sfociare in effetti a lungo termine che riguardano il sonno disturbato, l’alimentazione irregolare o addirittura assente, ma anche la sfera interpersonale (perdita degli amici, che verranno messi da parte; mancanza di disponibilità per la propria famiglia e per i propri cari), professionale e scolastica.
Esiste un’altra possibile importante conseguenza: quella della depressione. Altri tendono a identificarsi con i propri personaggi preferiti; se si tratta di personaggi violenti, la persona potrebbe commettere atti di violenza dettati dal forte coinvolgimento con il videogioco.
Quali sono le soluzioni a questo problema?
La dipendenza da videogiochi è una cosa seria, che non va trascurata; va trattata come qualsiasi altra dipendenza. Di conseguenza, è necessario l’intervento di specialisti del settore, come ad esempio la figura dello psicoterapeuta.
La psicoterapia individuale e familiare è un’arma potentissima per agire sul comportamento; ma non esiste un rimedio uguale per tutti. La base di partenza è la consapevolezza, di riconoscere che c’è qualcosa che non va, da parte del soggetto e dei suoi cari, che lo accompagneranno verso una direzione di vita più sana.
Una terapia consigliata dagli esperti è quella cognitiva-comportamentale, in grado di spostare il pensiero della persona con una dipendenza su altro, sostituendolo a quello dei videogiochi. A ciò vanno affiancate delle terapie motivazionali in grado di evitare ricadute future.
Qui di seguito, trovate a disposizione dei link di approfondimento utili:
- Corriere della sera: https://www.corriere.it/salute/neuroscienze/18_giugno_19/dipendenza-videogiochi-riconosciuta-come-malattia-mentale-8e9cbe98-73a7-11e8-ab58-f8ac6497bfa0.shtml
- Ansa: https://www.ansa.it/canale_saluteebenessere/notizie/stili_di_vita/2018/06/18/dipendenza-da-videogiochi-per-oms-e-malattia-mentale-_267c144c-fb32-4c1f-a435-17f899edc18f.html