Come aprire la partita iva e quanto costa?
Cari lettori, oggi con questo articoli vogliamo parlarvi di come aprire la partita IVA per poter avviare la propria attività lavorativa. Buona lettura!
Cos’è la partita IVA e a cosa serve
Una partita IVA è un codice di 11 cifre utilizzato per identificare un contribuente, il libero professionista o la società titolare della partita IVA stessa. Le prime 7 cifre indicano il nome del titolare, le successive 3 sono un codice identificativo dell’Ufficio delle Entrate, l’ultima ha funzione di controllo. L’acronimo IVA sta per “Imposta sul valore aggiunto”. Essa è infatti un’imposta che viene applicata sul valore aggiunto di ogni servizio, produzione o scambio di beni.
Per chi è obbligatoria l’apertura di una partita IVA
Chi esercita un’attività economica continuativa autonomamente ed ha un compenso economico superiore ai 5.000 euro annuali deve obbligatoriamente aprire una partita IVA. Non è possibile ne’ conveniente aprire una partita IVA se si guadagnano meno di 5.000 euro all’anno. Se è vero che aprire una partita IVA è gratuito, è anche vero che il suo mantenimento comporta dei costi medio-alti. Inoltre bisogna aprire la propria partita IVA entro 30 giorni dal primo giorno lavorativo. La legge sancisce quando un’attività lavorativa remunerativa è occasionale o abituale.
Autodichiarazione da compilare e scelta del regime fiscale
Aprire una partita IVA è abbastanza semplice.
Bisogna compilare un’apposita dichiarazione al fine di comunicare all’Agenzia delle Entrate l’inizio della propria attività entro 30 giorni dal primo giorno lavorativo. I modelli da compilare sono di due tipi:
- modello AA9/12 per lavoratori autonomi ed imprese individuali;
- modello AA7/10 per le società, gli enti e le associazioni.
La documentazione può essere presentata in duplice copia presso l’Ufficio dell’Agenzia delle Entrate, assieme ad un documento di riconoscimento.
Può anche essere inviata telematicamente (vedere sul sito delle Agenzie delle Entrate) o tramite raccomandata con ricevuta di ritorno, allegando la fotocopia del proprio documento.
Va ricordato che il titolare della partita IVA deve comunicare il proprio codice ATECO. Questo codice è una combinazione di numeri e lettere che indica l’attività economica svolta. Una volta consegnata la documentazione si riceve il numero di partita IVA.
Infine i titolari di partita IVA hanno l’obbligo di aprire la propria posizione previdenziale all’INPS e all’INAIL. Sono esclusi dall’obbligo tutti i professionisti e titolari di ditte individuali che non hanno dipendenti.
Quanto costa aprire una partita IVA
L’apertura di una partita IVA è gratuita ma il suo mantenimento comporta dei costi in base al regime fiscale a cui si aderisce.
Si rinvia al sito ufficiale delle Agenzie delle Entrate per quanto concerne i requisiti d’accesso per il regime forfetario e i relativi costi: https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/web/guest/regime-forfetario-le-regole-2020-/infogen-regime-forfetario-le-regole-2020
Nel caso in cui non si posseggono i requisiti necessari per aderire al regime forfetario sarà obbligatorio pagare le imposte e i costi ordinari.
Tra i costi del regime ordinario ricordiamo i costi Irpef, l’Irap e l’IVA.